RISOTTO AGLI ASPARAGI MANTECATO CON ROBIOLA E PISTACCHI

Giorni impietosi, di roallercoster emozionali che ti portano a estremizzare positività e con la stessa facilità a vivere negli abissi dei silenzi casalinghi. Mantenere l’equilibrio pare impossibile. E stare accovacciati in cucina come gatti sulle stufe di ghisa russe non aiuta. Ma pare che ormai si debba cucinare tutti sempre e per forza. Il che non sposa propriamente il mio concetto di “piacere del cibo” ma tant’è e quindi se in cucina bisogna stare… almeno facciamolo al meglio e, soprattutto, senza crearci troppi fastidi!

Il problema dell’essere “analfabeta del mestolo” potrebbe perdurare per molti di voi e, non essendomi ancora attrezzata al meglio sui corsi di mutuo soccorso a distanza (ma giuro che ci sto ragionando e lavorando!) posso -al momento- venirvi incontro con la più semplice ricetta per risotti mai vista, adatta per Pasqua, primavera, equinozio d’estate e Ferragosto: il risotto agli asparagi, senza burro, senza cipolla e senza brodo, solo tostatura a secco e acqua bollente. Darvi la ricetta sarà più semplice che spiegarvela:

Risotto carnaroli agli asparagi mantecato con robiola e pistacchi

Ingredienti per 1 persona

  • 80 g di riso Carnaroli /circa 2 pugni
  • 4 asparagi
  • 1 zucchina piccola
  • 1 robiolina
  • sale e pepe
  • una manciata di pistacchi

PREPARAZIONE

  1. Metti a bollire circa mezzo 750 ml di acqua leggermente salata.
  2. Nel frattempo riscalda bene una pentola (o padella) antiaderente dal fondo alto e quando sarà rovente aggiungi il riso per farlo tostare -capirai che il riso è tostato se, prendendo un chicco tra le dita lo sentirai caldo-. Non appena sarà ben tostato (basterà un minuto) aggiungi un mestolo d’acqua bollente, acqua che terrai sempre sul fuoco a bollore leggerissimo, e che aggiungerai al riso un mestolo alla volta, solo ad acqua assorbita. 
  3. Mentre segui la cottura del riso lava gli asparagi, mondali privandoli della parte più legnosa e fibrosa, tagliali a rondelle non troppo sottili e preserva le punte. Se lo desideri (e io lo consiglio, utilizza queste parti per insaporire l’acqua di cottura del riso). Lava e taglia anche la zucchina e tagliala a concassé, ovvero a cubetti piccolissimi e tieni da parte.
  4. Dopo circa 10 min. dalla cottura del risotto aggiungi le verdure, regola si sale e pepe e lascia cuocere, sempre aggiungendo l’acqua un mestolo alla volta, per altri 3-4 minuti in modo che le verdure restino croccanti.
  5. Appena il risotto sarà pronto (e non dovrà essere troppo asciutto!) spegni e aggiungi la robiola e i pistacchi tagliati al coltello. Mescola bene, pepa e se proprio vuoi, aggiungi una manciata di grana padano grattugiato. Non è delizioso?

Questa ricetta è per tutti quelli che si scoraggiano nel preparare il brodo e che io scoraggio dall’utilizzare il dado per insaporirlo. Per tutti quelli che no cipolla e no scalogno e per tutti quelli che… ma davvero fai il risotto e non lo fumi col vino?! Sì, è così. E mi piace assai!

Buona Pasqua a tutti!

SFOGLIAMO

La nuova rubrica sui libri di cucina di Fornelli a spillo

Il panorama dell’editoria culinaria è sconfinato. Individuare il libro giusto che contempli tutto quello che ci interessa di un argomento è davvero difficile. E se lo dico io che sono del mestiere, non immagino quanto lo possa essere per chi del mestiere non è.

Io amo girare per librerie, è il mio passatempo del sabato mattina. Oppure della tarda serata (per fortuna a Milano esistono librerie che rimangono aperte fino a sera inoltrata). E questo mi consente di godermi il momento, studiarmi titoli, copertine, immagini, testi, struttura, ricette… avete visto quante cose?

Venendo da un bel passato in casa editrice, sia come editor, sia come traduttrice che redattrice, ho abituato l’occhio ai più piccoli dettagli che però, spesso, mi fanno decidere se comprare o meno un libro. Questo poi vale tanto per i libri di cucina quanto per la narrativa, la saggistica, la poesia (che, sia messo agli atti, per me dovrebbero avere sempre semprissimo il testo a fronte!).

Ciò detto, il mio obiettivo, con l’apertura della rubrica “SFOGLIAMO” è volta a diventare uno strumento di lettura semplicata dei libri gastronomici in libreria (o su Amazon o sullo scaffale di qualche ipermercato, non so) affinché chi li debba o voglia comprare, abbia un quadro più chiaro di che libro ha tra le mani senza rimanerne deluso dopo la prima ricetta andata a male o dopo aver visto che le immagini sono copiate da un altro testo (sì, perché avviene anche tutto questo!).

Attendo quindi i vostri consigli e tutto quello che vi sentirete di dirmi a riguardo. Suggerimenti sui testi inclusi, anzi, super desiderati!

Tortino al lime e cioccolato bianco

Dicono che oggi sia il Blue Monday, il giorno più triste dell’anno. Che ne dite di sfatare questa diceria?

In quanto a giorni tristi, siamo certi che purtroppo non manchino a nessuno. Ma sono sicura che l’aiuto di un dolce, a volte, possa riuscire a sollevare anche gli animi più blu e i lunedì più neri.

E mi pare che questo tortino al lime e cioccolato bianco che ho preparato ieri sera per un evento privato di food entertainment sia proprio la giusta risposta!

Non ho fatto in tempo a postare la foto stamattina su Instagram che mi avete subito inondato di richieste per avere la ricetta. E io, non posso che accontentarvi!

Per preparare 12 tortini vi serviranno:

  • 400 g di cioccolato bianco
  • 180 g di burro
  • 6 uova
  • 170 g di zucchero semolato
  • 70 g di farina (quella che preferite, anche di riso)
  • 2 lime
  1. Mettete a sciogliere a bagnomaria il cioccolato spezzettato e il burro (meglio se a temperatura ambiente).
  2. Nel frattempo setacciate la farina e tenetela da parte in una bowl.
  3. In un’altra ciotola versate lo zucchero, aggiungete le uova e iniziate a montarle con una frusta elettrica per 2-3 minuti.
  4. Grattugiate finemente la buccia del lime sul cioccolato fuso e versatelo a filo sul composto di uova e zucchero. Aggiungete la farina e montate ancora per un minuto.
  5. Imburrate i pirottini (andranno benissimo quelli di alluminio o di carta) e infarinateli per bene. Versate il composto per circa 3/4 dell’altezza delle formine e infornate a 180 °C per esattamente 14 minuti. Questo è il tempo esatto per ottenere il cuore caldo e cremoso.

Se lo desiderate, potete servire il tortino al lime e cioccolato bianco con panna fresca all’arancia appena montata (basterà aggiungere qualche goccia di essenza di arancia o di fiore di zagara alla panna e montarla ben soda. L’accoppiata è decisamente vincente, altro che #bluemonday!

BIANCOMANGIARE DA FAVOLA

Il biancomangiare è un dolce di origine araba. E allora vi direte: che ci fa sulla tavola di Natale di una siculo-polacca?

Ci fa, ci fa, perché come ben sapete tantissimi dei dolci siciliani derivano dalla tradizione araba. E il biancomangiare non fa eccezione.

La ricetta tradizionale lo vuole con il latte di mandorla, estratto dalle mandorle macinate fresche e lasciate filtrare per una notte attraverso una garza di lino… ecco, capiamo bene che se abbiamo un po’ di fretta non è proprio il dolce più veloce da fare seguendo la ricetta originale. A meno che non seguiate la mia ricetta che altro non è che la ricetta alternativa delle nonne di una volta, compresa la mia, che per realizzare un dessert rapido e genuino, aveva deciso di sostituire il latte di mandorla con quello vaccino, aggiungendo la scorza di limone odorosissima e a metro zero (avendo l’albero in giardino!) e una stecchetta di cannella (spezia preferita di tutta la mia famiglia!).

Io, poi, avendo acquisito la mia dimestichezza in cucina, ho applicato diverse varianti, come l’utilizzo della bevanda di riso, di quella di cocco, del latte di mandorla light, in modo da accontentare le esigenze di tutti quelli che partecipano ai miei corsi e che hanno intolleranze o allergie varie.

Questa ricetta del biancomangiare è senza glutine. Sostituendo il latte intero con il latte senza lattosio o con una bevanda vegetale come quella di riso, otterrete un dolce anche privo di lattosio.

Ricetta per 8 persone:

1 litro di latte intero

200 g di zucchero semolato

100 g di amido di mais

la scorza di un limone non trattato

una stecchetta di cannella

pistacchi non salati oppure mandorle tostate

Preparazione:

  1. In una tazza versate l’amido e aggiungete un po’ di latte per farlo sciogliere. Se trovate difficoltà aggiungete la punta di un cucchiaio di zucchero. Non so per quale processo chimico (la tata serba dei miei nipotini me l’ha consigliato ed è stata una rivelazione!) ma l’amido si scioglie in tempo zero!
  2. In un pentolino versate il resto del latte insieme allo zucchero e mescolate con una frusta finché lo zucchero non si sarà sciolto. Accendete la fiamma e aggiungete la scorza del limone e la cannella, versando a filo l’amido che avete precedentemente sciolto.
  3. Mescolate di continuo a fuoco lento finché il tutto non inizierà ad addensarsi. A questo punto spegnete la fiamma, togliete la scorza del limone e la cannella e versate in uno stampo da budino.
  4. Cospargete con i pistacchi tritati o se preferite, con le mandorle e lasciate raffreddate per 2-3 ore, fino a quando il biancomangiare non sarà sodo.

Per rendere il vostro biancomangiare ancora più sfizioso potete mettere dei biscotti sul fondo della forma prima di versare il budino o/e aggiungere delle scaglie di cioccolato fondente insieme ai pistacchi tritati. Male che vada, una cucchiaiata di cioccolato spalmabile risolverà qualunque eventuale mancanza in dispensa!

Questo dolce è veloce, rapido, genuino ed economico. Un vero salvavita per una cena, una merenda e per qualunque occasione che richieda una dose massiccia di coccole!

REGALA UN CORSO DI CUCINA!

Il Natale bussa alle porte e non sai cosa regalare? Fornelli a spillo ti viene in aiuto!

Quel fatidico momento dell’anno è arrivato. E con esso tutta l’ansia legata ai regali.

Il Natale dovrebbe essere un momento di serenità, di pausa dopo lunghi mesi di corse frenetiche e tentativi di progettazioni riuscite e non. E invece spesso, a causa delle cene da organizzare, degli aperitivi cui partecipare, dei regali da comprare e delle commissioni da espletare, diventa una fonte di stress inaudita.

Allora, dico io: perché non vi fermate un attimo e, tra un acquisto Amazon e un pacco Zalando, non pensate di regalare anche un’esperienza ai fornelli? Ovviamente quelli miei, di Fornelli a spillo!

Potreste decidere di regalare un corso di 4 lezioni di Analfabeti del mestolo alla vostra compagna, che di preparare un risotto o una torta per la colazione non ci pensa proprio perché non sa da dove iniziare. Oppure pensare di omaggiare una serata Single Food al vostro migliore amico single, dandogli la possibilità di conoscere tante altre persone single come lui. Potrebbe trovare l’amore come nuovi amici per un week end fuori porta: ma senza troppe pretese, avrà di certo scoperto il trucco per mangiare dei tenerissimi moscardini alla Luciana!

Allora, se vi ho incuriosito, scrivetemi a info@fornelliaspillo.it e chiedetemi qualunque informazione vi salti in mente. Mancano pochissimi giorni e questa è la soluzione ideale per non impantanarvi in code kilometriche e regali irriciclabili!

In ogni caso… Buone Feste!

I Buffa Cookies

Sempre detto che non sono una grande appassionata di dolci. Ma certo neppure io resisto all’odore del burro e del cioccolato che si incontrano nel forno e inebriano casa con il loro inequiparabile profumo!

Per cui, quando Julia, mia amica brasiliana un po’ analfabeta del mestolo -Julia non me ne volere! 🙂 – mi ha chiamata in soccorso per realizzare dei veri cookies ammerigani, non mi sono potuta certo tirare indietro! E allora, da professionista del food entertainment mi sono piombata a casa sua e di Mimmo e le ho fatto infornare dei cookie al cioccolato a regola d’arte!

Nonostante non avessimo la bilancia, mi sono affidata a una ricetta made in Usa e quindi, dotata di cup, tsp e tbsp la realizzazione è stata semplicissima! Ma tranquilli, per voi ho preparato già la conversione pressocché precisa in grammi (anche se cup americana e xicara brasiliana, per la realizzazione dei dolci che piacciono a me, le trovo infinitamente più semplici!).

Il risultato è stato quello che vedete in fondo: choco-chewy da morire! Con un profumo pazzesco e un numero di calorie scandaloso. Ma volete mettere la soddisfazione?

Per realizzare circa 25-30 cookies

  • 200 g di zucchero semolato
  • 165 g di zucchero di canna muscovado (quello scuro e appiccicoso, per intenderci)
  • 5 g di sale
  • 115 g di burro
  • 1 uovo
  • 5 ml di estratto di vaniglia
  • 155 g di farina
  • 2,5 g di bicarbonato di soda
  • 200 g di cioccolato fondente
  1. In una ciotola unite i 2 tipi di zucchero, il sale e il burro fuso e mescolate bene anche con l’aiuto di una frusta elettrica.
  2. Adesso aggiungete un uovo, l’estratto di vaniglia, la farina e il bicarbonato e continuate a mescolare con la frusta. Non appena il composto sarà uniforme aggiungete il cioccolato spezzettato grossolanamente e mescolate a mano con una spatola. Coprite con della pellicola e conservate in frigo per mezz’oretta
  3. Porzionate i cookies con l’aiuto di un cucchiaio per gelato e disponete le palline ricavate su una teglia rivestita con carta forno, ben distanti tra loro.
  4. Infornate per 12-15 minuti (non oltre!) a 180 °C in forno statico pre-riscaldato e se resistete dal non mangiarli bollenti, saranno ancora più buoni dopo una decina di minuti!

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