Il pacco da giù


– Chi è?

– Buffa? Pacco per lei!

E’ arrivato! E con lui, il sole, in questo gelido inizio di primavera che non accenna a riscaldarsi.

Mamma Jaghina ha preparato un pacco bomba, di quelli avvolti in 96 metri di nastro adesivo da sequestro! Carta a pallini (altrimenti nota al resto del mondo come pluriball ma non a casa mia!) a sfinimento e viveri a fare da cuscinetto.

Il contenuto del pacco di oggi è oltre quello che qualunque mistery box gourmet potrebbe desiderare di avere ma che mai avrà:

  • 10 litri di olio extravergine di oliva di quello profumatissimo e pizzicosissimo (specchietto delle allodole per reclutare nuovi analfabeti del mestolo ai miei corsi 🙂 (Jaghina marketing manager!)
  • 1 kg di olive verdi sottovuoto in 3 pacchi separati per farmene aprire uno alla volta che se no mamma sa che me le mangio tutte insieme! (Jaghina dietologa)
  • 1 kg di olive nere sottovuoto in 3 pacchi separati per farmene aprire uno alla volta che se no mamma sa che me le mangio tutte insieme bis! (Jaghina dietologa bis)
  • 1 kg di mandorle sgusciate, di quelle che se le apri addio, le finisci in mezz’ora di Netflix intenso (Jaghina entertainer)
  • 1/2 kg di pistacchi sgusciati non salati per tutti gli usi (Jaghina previdente!)
  • 300 g di pinoli a sorpresa (perché quelli li usi e ti servono e poi costano una tombola!… Jaghina benefattrice <3)
  • formaggelle di primosale in quota di 2 per gestire i morsi della fame tra un corso e l’altro (Jaghina immagina!)
  • pacchi di pomodori secchi, i famosi cuscinetti! (Jaghina McGiver!)
  • le acciughe!!! le mie adorate acciughe avvolte loro stesse in bolle di bolle di pluriball, ben coperte per il trasferimento in Nord Italia, giustamente! (Jaghina premurosa!)
  • i limoni di casa! di quelli che se li strofini senti il profumo della casa che sa di melanzane fritte che cucina mamma con la finestra aperta, della zia Maria che chiamava per il caffè, di papà che sistema le persiane e di sorao che è al telefono con Giulia G. che sta andando da Giulia R. (Jaghina mamma)

Il pacco da giù, cari amici che ci prendete in giro perché l’olio ce l’abbiamo anche qua, i limoni pure e i pomodori secchi sono già nell’olio dei barattoli marchiati Esselunga, non smetteremo mai di dirvelo, rappresenta quel pezzo di casa che non riusciamo a vedere per il pranzo della domenica come fate voi che vi lamentate magari perché che palle la lasagna della mamma che sono a dieta!

E’ quel pezzo di famiglia che lasciamo coscientemente ogni volta che torniamo a quest’altra vita che ci costruiamo giorno dopo giorno da soli e con fatica, seppur con enormi soddisfazioni.

E’ quel pezzo di cuore che si fa più grande quando sentiamo l’odore di ammorbidente degli strofinacci che mi ha stirato mamma prima di partire e che si fa più piccolo quando realizzo che mai riuscirò a riprodurlo a Milano, Roma, Cracovia o in qualunque altro posto mi troverò nella mia vita se nona casa.

Quindi amici, è vero, il pacco è folclore. Ma il pacco, credetemi, è davvero amore!

INAUGURIAMO SEXY (GAY) FOOD !


Arriva per la prima volta, nella cucina di Fornelli a Spillo, un evento nuovissimo, a inaugurare il programma di food entertainment del 2018: SEXY (GAY) FOOD!

Le modalità sono sempre le stesse: si arriva, ci si presenta, non si parla di lavoro e si inizia a cucinare e a bere dell’ottimo vino tutti insieme, raccontando delle proprie passioni, mantecando un risotto e facendo i complimenti alla padrona di casa (scherzo!)

Che io non sia una Cupido è assodato, ma spero possiate creare e vivere la giusta armonia come poi sempre accade durante queste serate, lasciando a casa e in ufficio, fastidi, malumori e malesseri.

Allora vi aspetto giovedì 1 marzo alle 20 e sui social per seguire un po’ di movimento (Instagram stories e Facebook), giusto in tempo per coccolarvi dalle fatiche imposte dalla Milano Fashion Week 🙂

Per info e prenotazioni cercatemi sempre a info@fornelliaspillo.it  … occhio che le prenotazioni stanno già fioccando!

Un buon inizio settimana a tutti!

 

Anna

 

 

San Valentino chiama…


…Fornelli a Spillo risponde!

Domani torna l’evento SEXY FOOD -San Valentine edition- per cuori solitari, single impenitenti e per chiunque voglia trascorrere una serata diversa ai fornelli, chiacchierando in libertà, flirtando con delicatezza e divertendosi con gusto.

La serata di mercoledì 14 febbraio è nuovamente SOLD OUT  e non posso che ringraziarvi per le calorose adesioni. Farò più del mio possibile per farvi sentire a vostro agio, coccolati e partecipi di ogni attimo della serata.

Ad allentare la tensione ci sarà una cara amica sommelier, Valeria Bugni, che ci presenterà i deliziosi vini siciliani di Marilena Barbera. Sarà un’occasione speciale per imparare bevendo, cucinando e mangiando 🙂

Che io non sia una Cupido è assodato, ma spero possiate creare e vivere la giusta armonia come poi sempre accade durante queste serate, lasciando a casa e in ufficio, fastidi, malumori e malesseri.

Allora vi aspetto il 14 febbraio alle 20 e sui social per seguire un po’ di movimento (Instagram stories e Facebook).

Ma ho una grande anticipazione per voi…

L’1 marzo è in programmazione la serata SEXY (GAY) FOOD, una serata speciale per accontentare tutti i gusti e le tendenze, in cucina come in altro 🙂

Per info e prenotazioni cercatemi sempre a info@fornelliaspillo.it  … anche in questo caso le adesioni si stanno rivelando copiose e io ne sono estremamente orgogliosa!

Un caloroso saluto a tutti!

 

Anna

 

i moscardini moschettieri


E’ lunedì per tutti.

Anche per chi, come me, ha deciso di fare della cucina (con annessi e connessi) il lavoro della sua vita.

E in quanto lunedì la voglia di cucinare spesso vacilla.

Oggi è uno di quei giorni. Ma per fortuna mi aiuta la mia filosofia gastronomica basata sul semplice ed essenziale, abbastanza veloce ma gustoso, che mi permette di concentrarmi sui sapori decisi che richiedono non un eccessivo sforzo ai fornelli ma una grande voglia di mangiare bene senza troppe etichette.

Chi di voi la pensa come me? Credo siate in tanti 🙂

E allora oggi ho pensato a una ricetta deliziosa che ripropongo spesso ai miei corsi di cucina di Cuochi ai Primi Fuochi e che lascia sempre tutti stupiti per la facilità di realizzazione e la bontà del risultato: i moscardini moschettieri (che si rifanno alla ricetta del più verace polpo alla Luciana) e che ho ribattezzato così semplicemente perché la ricerca dell’allitterazione è un gioco che mi diverte sin da piccola 🙂

Leggete bene la ricetta e non temete: non ho sbagliato, gli ingredienti ci sono tutti e la preparazione è proprio questa!

Semplicemente oggi avevo voglia di agevolare me e voi con qualcosa di buono che vi riconciliasse col mondo. Provateci 🙂

Ingredienti per 3 persone

600 g di moscardini (o seppioline o polipetti) ben puliti ed eviscerati

400 g di pomodori datterini in scatola

mezza cipolla affettata sottilmente

olio extravergine di oliva

sale

peperoncino

Come prepararli

  1. Prendete un tegame e versate un bicchiere di olio, aggiungete la cipolla, il pomodoro con un’aggiunta di un bicchiere di acqua, i moscardini, il sale e del peperoncino a piacere.
  2. Incoperchiate e lasciate cuocere a fuoco lento per un’ora e un quarto circa mescolando di tanto in tanto.

A fine cottura vi ritroverete con dei moscardini morbidissimi, un sugo ristretto che potrete ripulire dal fondo della pentola con del pane croccante o che potrete utilizzare per condire degli spaghettoni e con praticamente alcuna fatica nelle braccia (la cucina rimane pressocché intonsa!).

E adesso che avete la soluzione per la cena, come pensate di sfruttare il tempo libero che vi rimane? Io avrei giusto una piccola lista accanto a me… 🙂

Cocchella del buongiorno


Oggi avrei voluto iniziare la settimana come ho iniziato il week end ma, nonostante il sole splenda alto, è lunedì e mi sono dovuta accontentare di una fetta di pane con burro e marmellata sanza ‘nfamia e sanza lodo (giusto per scomodare Dante di prima mattina…).

Sabato, invece, ho potuto deliziarmi con questa colazione che, se solo non comportasse un vertiginoso aumento del colesterolo consumata ogni giorno, potrebbe diventare la mia routine alimentare quotidiana.

Peraltro, proprio come le ricette che si tramandavano di piatto in piatto, da nonna a zia a cugina, questa arriva da chi è recentemente stato a Fuerteventura e che, da bravo canarino, ha fatto volare fino alla mia tavola. Per me, curiosa viaggiatrice gastronomica, è stata, quindi, una scoperta doppia!

La squisita prelibatezza di cui sto parlando è stata chiamata cocchella e altro non è che una buonissima frittella a base di cocco. La semplicità degli ingredienti e della preparazione è disarmante, così come la velocità con la quale si può spazzolare dal piatto. Per questo, consiglio di integrare la colazione con qualcosa di salato… magari con una fetta di tortilla se vi avanza dalla sera prima (giusto per rimanere in territorio ispanico!). Certo che a quel punto aggiungete un po’ di frutta, magari dell’ananas fresco, e una tazza di caffè nero e avete apparecchiato un brunch che vi terrà sottochiave la fame per un bel po’ di ore.

Giuro, stamattina non ho abbracciato la padella solo perché avevo finito le uova. Infatti non garantisco per domani!

La ricetta? Eccovela:

Per 1 persona (è sempre consigliabile farne una alla volta)

1 uovo

2 cucchiai di cocco rapé disidratato

1 cucchiaino di miele (acacia o millefiori)

olio vegetale (meglio se un buon olio di semi di girasole)

Come farla?

  1. In una ciotolina sbattete l’uovo con il cocco, aggiungete il miele e amalgamate il tutto fino a ottenere un composto fluido e omogeneo (nel caso, se il miele, a causa del freddo, è troppo cristallizzato, scioglietelo a bagnomaria o al microonde).
  2. Scaldate un paio di cucchiai di olio in una padella antiaderente e, non appena sarà caldo, versatevi il composto.
  3. Lasciate cuocere come una frittatina e arrotolatela come la più classica delle omelette. Una spolverizzatina di cocco alla fine completerà il piatto.

Da mangiarla assolutamente calda 🙂

caserecce spada e melanzane: la sicilia a milano


Quanta nostalgia ci può essere nel giorno più triste dell’anno?

Oggi è il #bluemonday e vorrei “ringraziare” l’inventore di questa giornata per ricordarmi che c’è sempre un motivo per essere tristi… SGRUNT!!! Come se ce ne fosse bisogno, per una che fino a qualche mese fa aveva la residenza a Mazara del Vallo, Trapani, Sicilia, sole, mare, tepore, pesce e non continuochegiàmisonodepressa!

MA, io che il sole lo accendo un po’ dove voglio (o almeno ci provo 🙂 ho deciso che oggi lo porto in tavola e pubblicando la ricetta di questo fantastico piatto, ne porto un po’ anche a voi.

Di che si tratta? Ma ovviamente della pasta col pesce più amata dai siciliani (e mi sa non solo!): le caserecce con il pesce spada, le melanzane fritte e la menta!

Per chi non l’ha mai provata, il primo boccone di questa delizia è disarmante: la delicatezza del pesce, la dolcezza delle melanzane, la croccantezza delle mandorle, la freschezza della menta portano nel palato un pezzo di Sicilia in qualunque momento dell’anno. Per questo è un piatto che propongo sempre al corso di pesce di CUOCHI AI PRIMI FUOCHI… un modo come un altro per conquistare i miei allievi e, chiaramente, fidelizzarli 🙂

Per chi se la sentisse di cimentarsi in questa preparazione nonostante non abbia partecipato ai miei corsi, ecco la ricetta passo passo. E per qualunque dubbio, scrivetemi qui nei commenti, a info@fornelliaspillo.it, su Facebook o su Instagram e vi risponderò subito!

Ingredienti per 4 persone

350 g di pasta tipo caserecce

350 g di pesce spada

1 melanzana

8 pomodorini datterini o ciliegini

un mazzetto di menta fresca

una decina di mandorle

1 spicchio di aglio

olio extravergine di oliva

sale e pepe

Come si prepara:

  1. melanzana a cubetti e lasciatela in una ciotola con acqua e sale per circa 15 minuti in modo da disperdere il suo sapore amarostico (vedrete come l’acqua acquisterà un colore tendente al marroncino). Quindi scolatele e friggetele in una padella con un paio di bicchieri di olio extravergine di oliva.
  2. Quando le melanzane saranno ben dorate, spegnete il fuoco, raccoglietele con una schiumarola e disponetele su un piatto rivestito di carta paglia o assorbente in modo che disperdano l’olio in eccesso e tenetele da parte.
  3. Private il pesce spada della sua pelle e tagliatelo a cubetti.
  4. Intanto schiacciate uno spicchio di aglio, riaccendete l’olio dove avete fritto le melanzane e fatevi rosolare il pesce insieme all’aglio, regolando di sale e pepe.
  5. Trascorsi circa dieci minuti aggiungete le melanzane, i pomodori tagliati a spicchi o a metà se sono molto piccoli, le mandorle tritate grossolanamente e la menta fresca spezzettata. Lasciate cuocere ancora qualche minuto e regolate ancora di sale se è il caso.
  6. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e fatela saltare in padella ancora un paio di minuti in modo da amalgamarla bene al condimento.
  7. Impattate e servite con ancora qualche fogliolina di menta.

Vedrete che dopo un piatto così non potrete che trasformare questo blue monday in un yellow monday!

 

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